Ma perché andare a votare? Perché, oggi, in seguito a scandalose e sedicenti riforme del sistema elettorale nazionale, nelle elezioni amministrative ancora ciascun elettore ha tra le mani il potere della sua matita: ha la possibilità di esprimere la propria preferenza su un candidato piuttosto che un altro, di scrivere nome e cognome, di scegliere proprio quella persona che andrà a rappresentarlo in consiglio comunale.
Si badi bene, questo è un diritto unito a delle logiche genuine. Specialmente in una realtà come quella del Polo Civico, assolutamente priva di logiche di partito e culture del capolista. Tutti uguali, con potenzialità e competenze diverse, legati da un unico obiettivo: Galatina, Collemeto, Noha e Santa Barbara! In tal modo, si esprime profondo rispetto e attenzione per l’intelligenza e la capacità di analisi di ogni singolo cittadino che non è un mulo da convincere con una carota in mano, ma è chi dovrà decidere le sorti della propria città assumendosi la responsabilità del futuro.
Andate a votare! Fatelo in piena libertà! E’ un diritto intoccabile! Non è una minaccia! Non è una forma di ringraziamento per il posto di lavoro concessovi in un’epoca di indegna occupazione! Non abbiate paura!
Prima dell' 11 Giugno, però, guardatevi intorno. Perché io, fuori dal mio Polo Civico, vedo solo rappresentanti di partito legati alla sedia, al potere e al denaro; gente che alimenta quotidinamente un sistema dove ormai l'ideale vale zero rispetto ad un assiduo e continuo sostegno al leader politico di riferimento, senza possibilità alcuna di replica o di esposizione di un pensiero diverso da ciò che proviene dall’alto. Il rischio che si corre è sempre lo stesso: l’“esilio” politico nell’ottica di un’oligarchia dei partiti che decide per tutti. Spesso l’unico modo (o forse quello più facile) per ottenere qualcosa senza meriti diretti è non inimicarsi il lider maximo, acconsentendo sempre alle sue parole e ai suoi progetti. Classica e moderna opera di “lecchinaggio”.
Andate a votare ! Chiunque riteniate migliore per questa Città! Non lasciate, però, che il vostro diritto al voto meriti alcuna forma di indifferenza. Abbiatene cura.
Cristina Dettù
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