sabato 30 dicembre 2017

sulle cose che ho visto quest’anno…

Ho visto nascere, pezzo dopo pezzo e giorno dopo giorno una coalizione che non era una coalizione ma un gruppo di amici, di folli che tentavano di riscrivere dal basso le sorti di questa “bellissima e disgraziata terra”…
Ho visto uno scenario politico cittadino che non avrebbe mai scommesso una lira su di noi… e sulla nostra lista, Andare Oltre, fatta di pazzi, di ragazze e ragazzi pronti a gettarsi anima e corpo in una competizione elettorale senza apparenti speranze di vittoria e senza certezze di tornaconti personali…
Ho visto Marcello trasformarsi in un ottimo candidato sindaco e piano piano crescere nell’opinione pubblica, l’ho visto costruire attorno a sé una coalizione di uomini liberi, l’ho visto maturare e prendere consapevolezza che la somma delle persone non è mai come quella dei numeri…
Ho visto uno straordinario risultato della nostra lista e del nostro candidato al primo turno, ho visto quindici giorni di ballottaggio nei quali la Città ci si è stretta attorno, ha riposto fiducia in noi, ha scommesso su di noi come unico, vero, reale, autentico motore di cambiamento per questa Città… e ho visto l’espressione “andare oltre” riempiere le bocche degli amici e soprattutto dei nemici…
Ho visto in una serata di giugno le urna riempirsi di schede e la piazza riempiersi di ragazzi e di uomini liberi, di gente commossa, di persone piene di speranze che nei giorni successivi ci dicevano “dai che noi confidiamo in voi”, ho visto quegli stessi ragazzi caricarsi di responsabilità e caricarsi sulle spalle una Città… li ho visti mettersi al lavoro dal giorno prima, non dal giorno dopo, senza staccare un attimo…
Ho visto Cristina crescere riunione dopo riunione, incontro dopo incontro e poi in campagna elettorale e salire sul palco sicura e attrarre a sé occhi, attenzioni, stima e simpatia… l’ho vista catalizzare così tanto consenso da arrivare prima della nostra lista, prima della coalizione, da poter essere eletta anche in caso di sconfitta… l’ho vista trasformarsi in un ottimo assessore all’ambiente e alla cultura, di essere capace di affrontare tematiche diverse contemporaneamente, di tenere testa a marpioni e “vecchi arnesi”, di lavorare a testa bassa portando a casa risultati che nessuno ha portato a casa prima di lei, in così poco tempo…
Ho visto Diego, Alessio e altri candidati battersi come leoni ed arrivare in consiglio con il sangue agli occhi, pronti a cambiare per davvero questo paese… ho visto gente di qualità occupare gli altri posti della giunta, li ho visti lavorare fianco a fianco all’ormai ottimo sindaco di Galatina…
Ho visto questa comunità stringersi attorno alla sua amministrazione e aiutarla nella stesura dei progetti, dei bandi, degli eventi… e ho visti portare a casa quei progetti, quei bandi, quegli eventi… ho visto arrivare finanziamenti ai quali in pochi speravano se non chi giorno e notte si è messo a disposizione per lavorarci…
Ho visto la Città riappropriarsi del proprio futuro e mettere il naso fuori dal passaggio a livello che ha sempre delimitato il suo orizzonte e capire che… cazzo, di Galatina stiamo parlando… ho visto Galatina tornare centrale nelle dinamiche politiche regionali… ho visto la mia città mettere definitivamente da parte la peggiore classe dirigente che la sua storia recente ricordi… pronta ad andare oltre… e ho visto Andare Oltre pronta ad assumersi le sue responsabilità…

sabato 23 dicembre 2017

Galatina avrà la sua Community Library

Non è un caso se il primo finanziamento importante dell'Amministrazione Comunale di Marcello Amante di cui Andare Oltre è il motore propulsivo è legato alla Cultura, al Polo Biblio-Museale, all'innovazione tecnologica applicata al nostro patrimonio storico, artistico e librario. E non è un caso anche perché l'attenzione di Andare Oltre e di tutta l'Amministrazione verso la Cultura e verso quel polmone di sapere che è la nostra biblioteca comunale è sempre stata altissima sin dai primi giorni, sin da quel primissimo sopralluogo dell'Assessore Cristina Dettù e del Consigliere Pierantonio De Matteis. "Già al lavoro sui bandi che contano" intitolammo il post sulla pagina ufficiale del Sindaco, scommettendo da subito sulla bontà delle nostre idee. Che erano effettivamente ancora solo idee. Ma che poi, col passare dei giorni, con il confronto con i tecnici, con il vaglio del processo partecipativo... settimana dopo settimana le idee si sono trasformate in certezze: certezza di avere tra le mani un progetto culturale importante comunque fosse andato il percorso del finanziamento, come diceva Cristina. Certezze che si sono consolidate coi complimenti della commissione regionale al momento della presentazione del progetto. Certezze divenute consapevolezza di aver ben operato per la nostra comunità e aver investito nel suo futuro con la decisione della Giunta regionale di finanziare ben 100 progetti sui 135 dichiarati ammissibili. Ma sia detto, con una punta di soddisfazione, che il progetto della nostra biblioteca "CULT - Community Urban Library and Tecnhological square", ottenendo 27 punti e classificandosi al ventesimo posto a pari punti con altri 13 comuni, sarebbe stato finanziato anche con una dotazione di gran lunga inferiore.



Comunicato stampa dell'Amministrazione Comunale
La Regione Puglia finanzia il progetto presentato dal Comune di Galatina in merito all'avviso pubblico regionale "Community Library - Biblioteca di Comunità" nell'ambito della strategia Smart-in Puglia. E' un grandissimo risultato per la Città e le sue frazioni, che avranno una nuova "Siciliani", una biblioteca intesa come spazio comune, una piazza che sappia mettere in comunicazione storia e innovazione, in un luogo che sia il crocevia di tutta la comunità.
L'Amministrazione del sindaco Amante ha accolto, sin dall'inizio, la politica strategica della Regione Puglia, che sostiene e rilancia il patrimonio culturale attraverso la valorizzazione, la fruizione e il restauro dei beni culturali. E' dalla cultura e dai suoi luoghi che Galatina rinasce, in una logica di collaborazione e sviluppo del tessuto sociale ed economico che sia in grado di abbracciare le dinamiche tutte della Città. In linea con tale politica, il progetto prende il nome di CULT, Community Urban Library and Tecnhological square. 2 milioni di euro che cambieranno il volto del Palazzo della Cultura attraverso interventi di rifunzionalizzazione degli spazi come la copertura del chiostro al fine di renderlo fruibile nel corso di tutto l'anno, l'allestimento di due sale per bambini, l'adeguata sistemazione delle nostre cinquecentine e dei nostri incunaboli in una sala completamente rinnovata e con temperatura controllata, l'allestimento di una sala-cinema multimediale, la dotazione dei portici di moderni strumenti tecnologici, la climatizzazione di tutti gli ambienti e l'efficientamento energetico dell'intera struttura. Ma il progetto non include solo interventi strutturali: prevede anche un piano di gestione sostenibile e una serie di attività culturali che aumenteranno la fruibilità di tutta la struttura, coinvolgeranno nuovi soggetti sociali, promuoveranno l'inclusività di fasce disagiate e prevederanno nuove forme di integrazione culturale. Il CULT di Galatina sarà una vera e propria "piazza culturale" che creerà un asse ideale con la Basilica di Santa Caterina d'Alessandria e che della stessa basilica sarà al tempo stesso cassa di risonanza per tutti i turisti che passeranno dalla città.
"Al momento di presentazione del progetto ero convinta – dichiara l’assessore alla Cultura e al Polo Biblio-museale Cristina Dettù - che, a prescindere dal risultato, avevamo tra le mani un prodotto straordinario. In questi mesi, abbiamo imparato a conoscere la biblioteca "Siciliani", a studiare la sua quotidianità, a comprendere le esigenze degli utenti, cercando di cucire l'abito perfetto sulla base degli obiettivi prefissati dalla Regione e muovendoci sulla scorta delle parole chiare, preziose e lungimiranti dell'Assessore regionale Loredana Capone. Un lavoro importante, studiato, approfondito e fortemente voluto, con passione, coraggio e un pizzico di follia, un lavoro che ci riempie di orgoglio perché Galatina si arricchisce di un tesoro senza tempo. Un grazie di cuore al Sindaco Marcello Amante per la massima fiducia e libertà che ha sin da subito lasciato a tutto lo staff nonostante si avvertisse costante la sua presenza. I miei non sono ringraziamenti ma giusti meriti dati a chi ha donato a questo progetto giornate intere, notti insonni e lunghi fine settimana. Un'attenzione costante e minuziosa che vede la diretta collaborazione tra il consigliere Pierantonio De Matteis, la progettista Chiara Eleonora Coppola, l'Ufficio tecnico e gli architetti del Comune, la dott.ssa Angela Impagliazzo, la dott.ssa Monica Albano di LiberMedia e tutte le sue collaboratrici, le ragazze del Servizio civile nazionale, gli utenti e i loro preziosi suggerimenti, le scuole, le associazioni, i professionisti esterni che hanno messo a disposizione le loro capacità per pura passione. Un ringraziamento speciale a Pierfrancesco Persichino e Sara De Matteis, giovani laureati che hanno sposato in maniera del tutto disinteressata questo progetto un po' per amicizia un po' per amore per Galatina. Che sia l'inizio di un ritorno al glorioso passato guardando ad un fertile futuro."

Dal sito della Regione Puglia - Emiliano e Capone su bando Community Library
La più grande infrastrutturazione culturale del Paese: Regione Puglia stanzia 100 milioni di euro per una rete integrata di 100 Biblioteche di Comunità diffuse su tutto il Territorio. Impegno mantenuto. A fronte di oltre 160 progetti di elevata qualità presentati da Comuni, Province, Università, Istituti scolastici in risposta all'avviso pubblico SMARTin Puglia – Community Library, l'Amministrazione regionale, su proposta dell'Assessore all'Industria turistica e culturale Loredana Capone, ha deciso di quintuplicare la dotazione finanziaria inizialmente fissata in 20 milioni di Euro portandola a oltre 100 milioni. Saranno così realizzati quasi 100 dei 135 progetti ritenuti ammissibili, assicurando l'infrastrutturazione culturale dell'intero Territorio pugliese, attraverso una rete capillare e integrata di Biblioteche di Comunità. Un presidio, in ogni città, dalle più piccole fino alle aree metropolitane, dal Gargano al Salento, per incrementare i livelli di lettura, formazione, consapevolezza, incidendo in profondità sul benessere delle comunità. La risposta più forte per aggredire il problema irrisolto degli scarsi livelli di produzione e lettura di libri rilevati dall'ISTAT che continuano ad attestare la Puglia agli ultimi posti tra le Regioni italiane. In una Europa nella quale la crescita e la ricchezza coincidono con più elevati indici di lettura e di capacità di comprensione dei testi. "La Puglia è una terra di straordinari talenti, scrittori e creativi, ma non ancora di lettori" – ha dichiarato l'Assessore Capone, non nascondendo la grande soddisfazione e l'entusiasmo per il risultato raggiunto. "Dalla lettura passano l'innovazione e la crescita sociale ed economica dell'intero territorio. Per questo abbiamo voluto investire 100 milioni di Euro sulle biblioteche di comunità. Leggere, infatti, nutre la sete di conoscenza, che è alla base di ogni storia, di ogni cultura, di ogni economia; fa comunità; mette a confronto punti di vista, orizzonti, identità". "Da oggi – continua l'Assessore – ogni angolo della Puglia avrà la sua biblioteca di riferimento, non in quanto singolo presidio, ma in quanto tessera di un puzzle molto più ampio. Tutto il contrario dei "non-luoghi" senza anima, ma vere e proprie agorà nelle quali i cittadini possono re-incontrare le istituzioni e costruire insieme comunità. Una rete che va ad incastrarsi virtuosamente con i Poli Biblio-Museali provinciali che la Regione ha acquisito di recente, a seguito del riordino delle funzioni delle Province, e che, insieme alle Community Library, concorrono ad una riforma di sistema del settore". "SMARTin Puglia – Community Library – ha concluso l'Assessore - non è semplicemente un'operazione finanziaria, sebbene le somme messe in campo superino i 100 milioni di Euro, ma un investimento strutturale che va ad incidere profondamente sul futuro della Puglia, con una visione di lungo periodo che allinea il nostro territorio alle più avanzate regioni del mondo". I progetti vincitori sono diretti a innovare e incrementare in modo permanente l'offerta di nuovi prodotti e servizi di fruizione culturale pubblica, attraverso l'allestimento di spazi idonei e l'acquisizione di strumentazioni e tecnologie avanzate, con particolare attenzione all'ergonomia, alla sostenibilità e alla riconoscibilità dei luoghi. E, soprattutto, ad una fruizione 365 giorni all'anno del luogo di comunità biblioteca. Tutti i progetti, inoltre, prevedono, in risposta ad un preciso indirizzo regionale, l'adozione di modelli di gestione sostenibili ed innovativi, basati anche sul coinvolgimento di istituzioni culturali e scientifiche, associazioni culturali ed altri partner rilevanti nei campi dell'innovazione, della cultura e del territorio. Centrale la sperimentazione di contenuti nuovi ed originali, quali la sceneggiatura disegnata, esperienze ludiche applicate alla lettura, il gaming, lo scambio di libri, le storie narrate, l'abbattimento di barriere percettive culturali, religiose e di genere. "L'intero sistema territoriale regionale – ha aggiunto il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - ha profuso un impegno straordinario attraverso il coinvolgimento dal basso delle comunità locali e la costruzione partecipata dello sviluppo culturale dei territori, mostrando così di aver raccolto fino in fondo la sfida strategica lanciata con il progetto SMARTin Puglia – Biblioteche di Comunità".
ven, 22 dicembre 2017 @ 20:40

giovedì 14 dicembre 2017

illazioni e roboanti vocaboli, ma noi andiamo avanti

E’ stato un consiglio comunale lungo, quello di martedì 12 dicembre. L’assise galatinese si è ritrovata a discutere ben otto punti all’ordine del giorno, alcuni tra i quali incresciosi ed oggetto di strumentalizzazione da parte della minoranza. Nella gran parte degli argomenti, Andare Oltre ha fatto sentire la propria voce, dimostrando concretezza ed efficacia, al cospetto di polemiche sterili instauratesi durante l’interminabile seduta.
Sorvolando sulle variazioni di bilancio approvate, ancora una volta, sperando che sia stata l’ultima, siamo tornati a discutere del centro commerciale Pantacom, per la realizzazione del quale è stata chiesta un’ulteriore proroga di ventiquattro mesi l'inizio dei lavori. Quello del megaparco è un tema logorante, in merito al quale il nostro gruppo ha espresso più volte dubbi sulla bontà del modello della grande distribuzione commerciale come del modello vincente da adottare sul nostro territorio. Tuttavia, lo stato di avanzamento del progetto ci consente solo, ancora una volta, di vigilare sulle modalità di realizzazione dello stesso.
Ma la serie “a volte ritornano” non si è esaurita con il parco commerciale. L’Amministrazione Amante sta cercando di mettere la parola fine ad un’altra vicenda decennale: la Centro Salento Ambiente S.p.a. (CSA), in liquidazione, avente un contenzioso con il Comune di Galatina in qualità di committente. Dai banchi dell’opposizione c’è stato il chiaro intento di sollevare un polverone mediatico, parlando di spionaggio, marchette e corruzione, tentando di tessere una tela provocatoria al sindaco Amante, che invece magistralmente sta conducendo le operazioni di una transazione non affatto scontata giungendo talvolta a messaggi intimidatori. Con la transazione, l’amministrazione sta tentando di chiudere definitivamente una delle più brutte pagine della storia galatinese; un capitolo di mala politica, in cui le precedenti gestioni hanno optato per il silenzio ed il clientelismo, sistemando amici e parenti nei posti all’interno della società.
La squadra di governo galatinese vuole dare una spinta forte a questa Città, imprimendo dei chiari segnali di cambiamento e modernità e sfruttando tutti le opportunità provenienti dalla Regione Puglia, come il bando di rigenerazione urbana, per il quale è stato scelto l’ex Villaggio Azzurro, come sito di ricostruzione, in quanto rappresenta uno dei simboli di Galatina. L’illegittimità proclamata dal consigliere a cinque stelle ha dimostrato lo scarso interesse, oltre che alla poca conoscenza, verso un progetto che, qualora venisse approvato, andrebbe a ridare visibilità ad un luogo tanto amato dalla cittadinanza, mediante nuovi servizi moderni e di promozione territoriale.
Andare Oltre ha contribuito all’approvazione di tutte le delibere proposte all’interno dell’assise comunale, costruendo anche un canale di collaborazione importante con la minoranza, come nel caso di alcune modifiche da apportare al Regolamento di Polizia Urbana.
L’Assessore alle politiche produttive, Nico Mauro, è riuscito a portare in porto la costituzione dell’Associazione del Distretto Urbano del Commercio, per il quale il comune riceverà 55.000 euro da spendere in studi volti a migliorare il commercio sul territorio, oltre alla promozione dei prodotti locali.
La macchina amministrativa procede ben spedita verso quel tentativo di rivoluzione di cui Galatina ha un forte bisogno. Nulla è facile. Costantemente riscontriamo difficoltà e talvolta capita di scivolare su bucce di banana, nonostante la responsabilità sia di terzi. Andiamo avanti, cercando di evitare errori che non devono essere commessi e cercando sempre di migliorarci.
Chi ci accusa di tacere non vede, o evidentemente non vuole notarlo, che l’intera squadra di governo con il sindaco in testa e proseguendo con assessori e consiglieri, predilige la concretezza al posto di polveroni mediatici che servono solo a far del male alla comunità.
Alessio Prastano

lunedì 4 dicembre 2017

ascoltare il territorio significa crescere

Raccontare il lento declino che sta spingendo la democrazia partitocratica verso un probabile tracollo non sarebbe una novità. E nemmeno un’illazione, una considerazione non supportata da numeri: i dati di un sondaggio Demos per La Repubblica del dicembre 2016 dicono che l’indice di fiducia degli italiani nei partiti risulta quello più basso tra le istituzioni. 
I numeri sono lo specchio fedele dell’attuale situazione. Oggi difficilmente ci si sente rappresentati perché i partiti hanno tracciato uno solco profondo tra noi e loro, una voragine riempita da soldi illecitamente intascati, giochi di potere e gravi sordità degli elettorati. Si è perso quel senso di appartenenza che legava sogni, speranze e idee ad un progetto politico, tutto dissolto nelle logiche incomprensibili di una politica che chiede tanto per restituire poco. Manca la voglia di sentirsi parte di comunità, essere parte attiva di un tutto. Ci si vede costretti ad adagiarsi nella solitudine delle tastiere, sempre più monadi in un universo social.
C’è un aspetto di questa faccenda che va assolutamente considerato. Un risvolto molto più pericoloso che ci deve condurre ad analisi. Questo grande scollamento della società civile dal mondo delle istituzioni ha causato una crisi della leadership nazionale con conseguente assenza di classi politiche preparate: in uno scenario del genere, chi ha competenze aspetterà prima di mettersi a disposizione di chi maneggia nel fango, chi ha capacità ci penserà due volte prima di “sposare” progetti politici sempre più lontani da ciò che li circonda.
L’attuale vuoto di vertice nei partiti nazionali (il più grave problema politico della seconda repubblica) è frutto di questa serie di concatenamenti. E sbagliamo a rifugiarci nelle risposte semplicistiche e affrettate (se volete “populiste”) di chi si immola per la causa, ma lo fa senza cognizione alcuna.
Cosa fare allora? Come sopperire a queste mancanze?
Chi vi scrive una risposta non ce l’ha. Ma un’idea da dove si potrebbe iniziare a cercarla forse si.
Ritornando al sondaggio Demos, si nota come la partecipazione nel sociale sia il modello partecipativo più utilizzato dagli italiani. Ciò vuol dire che viviamo sempre più le associazioni di categoria, civiche, culturali, sportive, di volontariato. Luoghi ristretti, più semplici, ma non per questo inutili. Si tratta di situazioni dove è più facile ritrovarsi con progetti simili, momenti in cui ci si sente più solidali nelle circostanze. Un mondo genuino che spesso non va oltre le realtà comunali o provinciali. Dove i problemi che si affrontano sono reali, urgenti, nati dal quotidiano. Dove oggi sopravvive il profumo della politica, quella vera e spesso verace.
In queste realtà, dove rivive oggi la comunità e ci si esprime a gran voce, è racchiusa la chiave della ripartenza. È nel movimentismo, nelle amministrazioni comunali fatte da cittadini che sopravvive quella cultura del dibattito, ove tesi e antitesi si ritrovano in una sintesi attuabile, chiara e sincera.
Se si cerca una soluzione alla crisi delle leadership di partito, se ci si chiede da dove ricominciare a seminare per poter un giorno raccogliere una classe dirigente pronta ad ascoltare, il mio consiglio è di guardare qui. Tra chi vive e respira ciò che lo circonda, lontano dalle logiche del “con chi ti schieri?”. Vicino all'elettore che conosce.
Far crescere per poter crescere. Ascoltare il territorio e il civico per sedimentare nuove proposte, per allontanare l’ingiustizia dei nominati, per insediare nelle istituzioni un nuovo ricambio. Se giovane, ancora meglio.
Edoardo Mauro