Santini, volantini, facsimili. Ma quanta carta avete riciclato in questo mese di campagna elettorale?
Fortunatamente, secondo il parere di molti, siamo al rush finale.
Domenica, sarete chiamati a decidere tra noi e loro, tra chi dice di fare
squadra e chi non ha bisogno di sottolineare questo aspetto del tutto normale.
Non intendo parlare di contenuti, di programmi. Piuttosto, voglio
soffermarmi su un particolare che a qualcuno di voi sarà sfuggito. Prendete il
facsimile dell’una e dell’altra parte che avete ricevuto nelle vostre case: non
notate nulla di differente?
Partiamo dal nostro: sul fronte del volantino, troverete i dieci volti
che comporranno il prossimo consiglio comunale; dieci nomi che rappresentano un’idea,
un progetto lungimirante; dieci facce che vengono racchiuse in una sola parola:
rinnovamento. Al centro, noterete l’immagine del nostro candidato sindaco: non
un capo, ma una sintesi di tutto il consiglio comunale.
Marcello Amante per noi è il leader di questo splendido gruppo: non
intendiamo metterci a sua disposizione, ma vogliamo essere al suo fianco e
contribuire al cambiamento dell’immagine galatinese.
Non abbiamo bisogno di proclami, ma vogliamo dimostrare la nostra
freschezza, che equivale a competenza e serietà. Siamo certi di essere all’altezza del compito che ci spetta, qualora domenica doveste darci la vostra fiducia.
Analizziamo l’altra parte della barricata, ovvero coloro scelgono di
non pubblicare la possibile maggioranza, ma optano di mettere il faccione del
loro candidato sindaco. Sarebbe il caso di soffermarsi su questo dettaglio,
forse banale, ma quanto mai significativo. Nei suoi post sui social, nelle sue
dichiarazioni, Giampiero De Pascalis sente l’estremo bisogno di dichiarare: “Noi facciamo squadra”. Sente la
necessità di ripetere questo concetto, magari per convincersi di un qualcosa
che non può avere. L’esempio lampante? Il suo facsimile. Lui decide di
nascondere i suoi consiglieri, forse per la sola vergogna di mostrare al popolo
galatinese volti vecchi, che ieri gettavano fango ed ingiurie inaccettabili l’uno
sull’altra, ed oggi si applaudono a vicenda. Sono le stesse persone che hanno
contribuito al disfacimento e al degrado di Galatina. Quei dieci volti, che
potrebbero rappresentare la maggioranza di De Pascalis in consiglio comunale,
sono dei cani sciolti, pronti a tradire il proprio capo non appena se ne
presenta l’occasione.
Il buon Giampiero è una persona sola al comando. Un uomo con dei
sudditi a sua disposizione. Un uomo che non ha la giusta credibilità per
governare questa Città, soprattutto se al primo turno ottiene meno voti delle
sue liste.
La differenza tra noi e loro sta anche negli aspetti più banali, nella
scelta della comunicazione.
La differenza tra noi e loro sta nell’essere squadra concretamente e
non solo a parole.
Se volete, se vogliamo Andare Oltre insieme, non è possibile trascurare
i dettagli.
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