Il 2017 è appena iniziato ma sembra già che i buoni propositi, che il cuore di ognuno di noi si è riproposto di mantenere, siano stati già chiusi nel dimenticatoio. Ed io sono il primo a ricadere, ogni volta e sempre, nelle mie piccole e grandi debolezze che sembrano non volermi lasciare in pace neanche nella costruzione dell’illusione di un possibile cambiamento in concomitanza dell’avvento del nuovo anno. Però mi ritengo fortunato perché, a quanto pare, non sono il solo ad essermi risvegliato identico a come ero nel 2016.
Il primo pensiero va a chi vuole contestare le idee “fasciste” con le bombe. A chi non ha voglia di sostenere un dibattito perché ritiene il “fascista” un nemico da sconfiggere, anche usando la violenza. A chi continua a considerare il “fascista” il male assoluto, tappandosi gli occhi davanti agli spettacoli indegni che i “non fascisti” hanno dato nel corso degli ultimi 70 anni. A chi è cresciuto con il mito della partigiana codardia e continua a seguire indefessamente quell’esempio dimostrandosi, alla fine, per quello che è. Mi auguro che nel 2017 si riesca a capire che solo quando i due poli estremi riusciranno a trovare una comunione d’intenti si riuscirà a spazzare via questo soffocante moderatismo che opprime da troppo tempo l’Italia.
Il mio secondo pensiero va ai candidati sindaci, certi o in fieri, che si contenderanno la poltrona di Sindaco di Galatina. Spero che, con l’anno nuovo, da qui alla fine della campagna elettorale, si dimostrino tutti fieri e battaglieri non solo quando c’è da discutere su tematiche quali accoglienza dei profughi ma, anche e soprattutto, su argomenti più insidiosi quale, ad esempio, l’incidenza negativa di determinate industrie sulla salute dei galatinesi ed i possibili rimedi, anche drastici, che possono e devono essere presi.
Il mio ultimo pensiero va a chi è pronto a portare avanti una idea nuova di politica ma, quando c’è da prendere una posizione anche scomoda, si ritrae come un riccio attendendo tempi migliori poter far sentire la propria voce. Mi auguro che il 2017 vi rappresenti cosa significa davvero avere il coraggio delle proprie idee e cosa significa andare oltre la convenienza del momento.
Gabriele Giaccari
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