Da almeno nove anni a questa parte, disastri economici e dimissioni
irrevocabili hanno portato Galatina vicina al fallimento finanziario. Una città
che, un tempo l’ombelico del Salento e fiore all’occhiello della Provincia di
Lecce, si è gradualmente involuta; si è impoverita di eventi in grado riunire
una comunità, ora allontanatasi dal proprio territorio d’origine, in cerca di
divertimento e soddisfazioni di qualsiasi genere in altri Paesi del Salento.
A causa di drastiche decisioni politico economiche, Galatina non ha un
governo stabile da quasi un decennio, ricordando che l’ultima giunta che ha
portato a termine il proprio mandato è stata quella condotta da Giuseppe
Garrisi. Erano tempi in cui io, ancora bambino, mi affacciavo al mondo della
politica, condividendo ideali inculcatimi da mio padre e ai quali ancora oggi
sono particolarmente legato.
Quelle stesse idee mi hanno spinto all’età di 14 anni ad entrare
ufficialmente nel circolo “Paolo Di Nella”, in un movimento illegittimamente
sbriciolato nei primi dieci anni del millennio, con la nascita di quella che
sarebbe dovuta essere la più grande coalizione dei moderati, il Pdl. Oggi, diventato un uomo, noto con ancora più tristezza lo stato in cui
versa la mia Città. Oggi, è arrivato il momento di riprendersi quella storia, ripartire da
zero tornando a risollevare le sorti della nostra Galatina. Nostra, perché è di
tutti coloro che vogliono il suo bene, mediante iniziative che possano ricreare
un movimento, buono a dare sufficienti soddisfazioni alle attività commerciali
esistenti sul territorio.
Non sono un economista, quindi non saprei occuparmi di bilanci
economici. Non sono un ingegnere o un geometra, pertanto non sto a parlare di
piani traffico. Ma credo di avere le carte in regola per poter dare un valido
contributo a questa Terra, anzitutto dal punto di vista della programmazione. E
mi riferisco al campo culturale o ai tanti eventi che nel tempo si sono persi o
che negli ultimi anni non hanno avuto ampi sbocchi di crescita. È fondamentale ridare creatività a Galatina, affinché possa tornare
agli splendori di un decennio fa. È un atto dovuto per questo Territorio,
fattosi scavalcare da altre realtà vicine.
È necessario far tornare il popolo per le strade, mediante
l’organizzazione di un programma fatto di feste popolane ed incontri culturali.
Non è un caso che, nonostante lo stesso format del capodanno negli ultimi tre
anni, la Piazza
è costantemente gremita di gente che sorride e si diverte a ritmo di musica.
Conviene ripartire da questo dato importante, attribuendo il giusto
merito a chi è stato capace di radunare migliaia di persone in un'unica serata
e costruendo un piano ben strutturato, affinché il popolo non stia a rimuginare
e ad evidenziare le iniziative delle realtà limitrofe a quella galatinese. Come il capodanno, è altrettanto fondamentale la programmazione estiva,
riproponendo ad esempio la notte che ripercorra gli anni ’80 e ’90 dal punto di
vista delle sigle dei cartoon che hanno accompagnato la crescita di ognuno di
noi. Inoltre, Galatina è un polo culturale che si è svalorizzato negli
ultimi tempi: urge aprire ai turisti i luoghi che richiamino la tradizione del
barocco e la storia della Città. Chiese e musei sono i motivi per i quali un
turista affolla le vie del centro galatinese, perché osservarle dall’esterno?
Maggiore sarà il turismo, maggiore sarà il beneficio economico per le attività
culturali e per la Città
tutta. Ma è importante svecchiare la biblioteca comunale, creare presentazioni
di libri al suo interno, con la possibilità di far funzionare i riscaldamenti
in inverno, quando i ragazzi universitari cercano un posto tranquillo per
studiare ed effettuare le loro ricerche. Questi, sono solo piccoli ma importanti passi per far rinascere la Città e rendere orgogliosi i
suoi abitanti, forse volubili, ma meritevoli di proposte valide e costruttive.
È giunto il momento di andare oltre ogni logica di partito, andare
oltre gli schemi, che per anni hanno dato alla nostra Città uno status quo del
quale bisogna scrollarsi per riprendersi la storia di questa Città e farla
tornare grande, proprio come un decennio fa, quando Galatina era la punta di
diamante dell’intero Salento.
Alessio Prastano
Alessio Prastano
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