lunedì 2 gennaio 2017

il futuro riparte dalle origini

Da almeno nove anni a questa parte, disastri economici e dimissioni irrevocabili hanno portato Galatina vicina al fallimento finanziario. Una città che, un tempo l’ombelico del Salento e fiore all’occhiello della Provincia di Lecce, si è gradualmente involuta; si è impoverita di eventi in grado riunire una comunità, ora allontanatasi dal proprio territorio d’origine, in cerca di divertimento e soddisfazioni di qualsiasi genere in altri Paesi del Salento.

A causa di drastiche decisioni politico economiche, Galatina non ha un governo stabile da quasi un decennio, ricordando che l’ultima giunta che ha portato a termine il proprio mandato è stata quella condotta da Giuseppe Garrisi. Erano tempi in cui io, ancora bambino, mi affacciavo al mondo della politica, condividendo ideali inculcatimi da mio padre e ai quali ancora oggi sono particolarmente legato.

Quelle stesse idee mi hanno spinto all’età di 14 anni ad entrare ufficialmente nel circolo “Paolo Di Nella”, in un movimento illegittimamente sbriciolato nei primi dieci anni del millennio, con la nascita di quella che sarebbe dovuta essere la più grande coalizione dei moderati, il Pdl. Oggi, diventato un uomo, noto con ancora più tristezza lo stato in cui versa la mia Città. Oggi, è arrivato il momento di riprendersi quella storia, ripartire da zero tornando a risollevare le sorti della nostra Galatina. Nostra, perché è di tutti coloro che vogliono il suo bene, mediante iniziative che possano ricreare un movimento, buono a dare sufficienti soddisfazioni alle attività commerciali esistenti sul territorio.

Non sono un economista, quindi non saprei occuparmi di bilanci economici. Non sono un ingegnere o un geometra, pertanto non sto a parlare di piani traffico. Ma credo di avere le carte in regola per poter dare un valido contributo a questa Terra, anzitutto dal punto di vista della programmazione. E mi riferisco al campo culturale o ai tanti eventi che nel tempo si sono persi o che negli ultimi anni non hanno avuto ampi sbocchi di crescita. È fondamentale ridare creatività a Galatina, affinché possa tornare agli splendori di un decennio fa. È un atto dovuto per questo Territorio, fattosi scavalcare da altre realtà vicine.

È necessario far tornare il popolo per le strade, mediante l’organizzazione di un programma fatto di feste popolane ed incontri culturali. Non è un caso che, nonostante lo stesso format del capodanno negli ultimi tre anni, la Piazza è costantemente gremita di gente che sorride e si diverte a ritmo di musica.
Conviene ripartire da questo dato importante, attribuendo il giusto merito a chi è stato capace di radunare migliaia di persone in un'unica serata e costruendo un piano ben strutturato, affinché il popolo non stia a rimuginare e ad evidenziare le iniziative delle realtà limitrofe a quella galatinese. Come il capodanno, è altrettanto fondamentale la programmazione estiva, riproponendo ad esempio la notte che ripercorra gli anni ’80 e ’90 dal punto di vista delle sigle dei cartoon che hanno accompagnato la crescita di ognuno di noi. Inoltre, Galatina è un polo culturale che si è svalorizzato negli ultimi tempi: urge aprire ai turisti i luoghi che richiamino la tradizione del barocco e la storia della Città. Chiese e musei sono i motivi per i quali un turista affolla le vie del centro galatinese, perché osservarle dall’esterno? Maggiore sarà il turismo, maggiore sarà il beneficio economico per le attività culturali e per la Città tutta. Ma è importante svecchiare la biblioteca comunale, creare presentazioni di libri al suo interno, con la possibilità di far funzionare i riscaldamenti in inverno, quando i ragazzi universitari cercano un posto tranquillo per studiare ed effettuare le loro ricerche. Questi, sono solo piccoli ma importanti passi per far rinascere la Città e rendere orgogliosi i suoi abitanti, forse volubili, ma meritevoli di proposte valide e costruttive.

È giunto il momento di andare oltre ogni logica di partito, andare oltre gli schemi, che per anni hanno dato alla nostra Città uno status quo del quale bisogna scrollarsi per riprendersi la storia di questa Città e farla tornare grande, proprio come un decennio fa, quando Galatina era la punta di diamante dell’intero Salento.

Alessio Prastano

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