Verso i 17 anni credevo di essere comunista. Le lotte
studentesche, l’occupazione scolastica del ‘93, i cortei con la kefiah al
collo, mi diedero l’illusione di sapere esattamente cosa volessi e per quali
ideali battermi. Non tardai però a scoprirmi più vicina a concetti di destra, talvolta
anche estrema, passando per una fase “radicale” dovuta probabilmente anche al
grande fascino esercitato da politici liberali molto attivi in quegli anni,
Emma Bonino e Marco Pannella. In famiglia i riferimenti erano destabilizzanti,
avendo un nonno che benediceva i tempi mussoliniani e l’altro che, raccontando
la sua seconda guerra mondiale, alzava il pugno chiuso della resistenza! In
ogni caso, nonostante la mia indole, i principi che un po’ qua e un po’ là condividevo
e la voglia di capire “da che parte stare”, lasciai che la mia vita non venisse
influenzata dalle tendenze politiche e dalle amicizie del momento, cercando
invece di comprendere, attraverso una selezione naturale dettata dalle
esperienze personali, che posto avrei avuto nel mondo. Oggi, alla soglia dei 40
anni, sebbene non sia ancora certa del mio “posto nel mondo” qualche idea me la
son fatta. So per certo che la politica non è un dato oggettivo, e che tutto è
sovvertibile. Destra e sinistra non sono più delineate come la storia ci
insegna, essendo di fatto contaminate da inciuci e schifosi espedienti talmente
grandi che i principi morali su cui quel movimento stesso fu fondato, passano
sicuramente in secondo piano. Basti guardare il circo parlamentare a cui tutti
noi assistiamo quotidianamente, per capire che nessun “politico” sceglie e
difende un concetto per pura “fedeltà all’ideale”, ma è tutta una grande
ipocrita famiglia di cani rabbiosi che alla fine della fiera, non si mordono mai
fra di loro ma si pattano il bottino rifilandoci una brodaglia di osceni
compromessi. Mi sento allora di poter affermare che tuttalpiù si può avere un
orientamento appena più affine alla destra o alla sinistra, o almeno a quei
dogmi a cui l’immaginario collettivo è abituato, ma nulla di realmente
definito. Con questa prefazione quasi pittoresca, ho deciso di ANDARE OLTRE,
oltre le apparenze, oltre i pregiudizi, oltre le banalità e oltre ogni sfida.
Qualcuno mi ha chiesto “perché” e in verità la risposta è davvero semplice. Non
sento il bisogno di dare una connotazione partitica alla mia scelta ma, l’insieme
di obiettivi che questa comunità militante persegue, nel complesso, oggi
rappresenta quel programma di intenti che mi porta inevitabilmente ad una sola parola:
speranza. La speranza che si possa ancora “risorgere” e nel nostro piccolo fare
qualcosa di grande, senza fermarsi davanti alla forma, né allo strascico di un
preconcetto, del fanatismo più becero e di una chiusura mentale che ci
renderebbe ciechi dinanzi ad un potenziale raggiungibile traguardo. Ho scelto
di far parte di un progetto in cui credo, senza voltarmi indietro, senza remore
e senza indugio, ma con l’ardore nel cuore di chi non si arrende ai tranelli
della politica, ma vuole lottare per lasciare in eredità un mondo migliore.
#andareoltre #aloha #nessunosisalvadasolo #ciaolota
#andareoltre #aloha #nessunosisalvadasolo #ciaolota
Lilia Maffei
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