Il mondo giovanile è una realtà che ha visto numerose evoluzioni negli ultimi anni.
Il modo di ragionare dei nostri ragazzi è cambiato: sono più esigenti, in quanto ricercano sempre ciò che non possono avere, ma al tempo stesso hanno perso tutti gli stimoli ad informarsi ed essere partecipi della quotidianità cittadina. Oggi, i nostri giovani si sentono isolati, non considerati e desiderosi di fuggire altrove, che sia al nord dell’Italia o all’estero, sperando di ottenere un consenso ben diverso da ciò che gli è stato riservato negli ultimi anni.
Grazie all'efficace supporto dell’Assessore alle Politiche giovanili Maria Rosaria Giaccari, intendiamo ridare ai ragazzi quel ruolo di protagonisti all'interno dell’Amministrazione Comunale. È per questo motivo che nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale è stata approvata quella che sarà la più grande assemblea dei ragazzi: la Consulta dei giovani.
Mi sento di dare il giusto merito a questa Maggioranza, dimostratasi aperta verso le critiche – in questo caso costruttive – provenienti dai banchi della Minoranza. Apportando alcune modifiche, lo Statuto è stato approvato all'unanimità.
Quest’episodio smonta tutte quelle dicerie secondo cui l’Amministrazione Comunale non è disposta ad ascoltare le proposte altrui.
Faranno parte della Consulta i ragazzi compresi nella fascia d’età tra i 14 ed i 30 anni: si tratta di una scelta fatta per includere non solo coloro che hanno già compiuto la maggiore età, essendo già approdati nel mondo degli adulti, ma anche per rendere partecipi gli adolescenti, ossia gli studenti che si approcciano agli istituti superiori di secondo grado e di conseguenza cominciano a costruire nella propria mente una prima idea di Città.
Avranno il pieno diritto di partecipare gli Universitari, o quei giovani appartenenti ad associazioni culturali, ludico – sportive, giovanili, o tesserati di movimenti politici, con l’intento di favorire un dibattito quanto più trasversale possibile.
Mediante la Consulta, il fine delle politiche giovanili di questa Amministrazione è duplice: da un lato favorire il passaggio dall'adolescenza all'età adulta, rendendo i giovani sempre più autonomi; dall'altro, quest’organo è un chiaro strumento di inclusione sociale, attraverso lo sviluppo della cittadinanza attiva, coinvolgendo quella fascia giovanile caduta nella sfiducia e nell'anonimato, anche a causa di una classe politica che non ha saputo dar loro voce.
Intendiamo creare una Istituzione forte. Una Consulta in grado di valorizzare i nostri giovani, non farli più sentire dei disagiati ed emarginati all’interno dello spazio pubblico, bensì coinvolti in un processo di crescita pari a quello dell’intera Città di Galatina.
Alessio Prastano
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