La salivazione mancante e la voce a tratti rauca. L’emozione di essere
su un palco davanti a centinaia di persone poteva giocare brutti scherzi, ma
Marcello Amante ha superato a pieni voti l’apertura della sua campagna
elettorale alla guida del Polo Civico.
“Non riesco a descrivere quanto
sia emozionato in questo momento”. L’ex consigliere comunale ha fatto
vedere alla gente tutta la purezza del suo animo, evitando di indossare
maschere scomode agli occhi degli spettatori.
A tratti istintivo ma decisamente schietto, Marcello non ha deluso le
tante attese che si erano create attorno alla sua prima uscita ufficiale. Si è
rivelato sintetico e concreto, dimostrando un ironico dispiacere per le
figurine mancati del Pd all’interno della sua coalizione e lanciando
una frecciatina a chi, con dei fogli volanti, cerca di risollevare le sorti
dell’ospedale “Santa Caterina Novella”.
Questo Polo Civico è stato costruito perché “nessuno deve dirci quello che dobbiamo fare”. Per cui, nessuna
decisione da prendere con i poteri forti, ma solo ed esclusivamente la
compattezza di cinque liste, unite vicino al proprio candidato sindaco.
All’interno della coalizione, Marcello Amante è riuscito a far
comprendere come gli immobili comunali possano essere mantenuti, senza il
bisogno di doverli svendere, nonostante i post in diretta di coloro che hanno
contribuito all’involuzione di Galatina negli ultimi anni.
Parliamo di progetti concreti, di un programma che va dall’ambiente al
risveglio dell’orgoglio galatinese, per troppo tempo rimasto sopito negli animi
dei nostri concittadini. Il simbolo di questa nuova era non può che essere il pasticciotto: “Quando mi parlano del pasticciotto leccese, mi sento punto nell’orgoglio.
Ci batteremo per farlo diventare un prodotto DOP galatinese”.
Ha le idee chiare, il nostro candidato sindaco. Con un’esperienza di
cinque anni all’opposizione, è conscio del fatto che la situazione finanziaria
della Città non è in buone condizioni, ma ciò non impedisce la rimessa in moto
della macchina. Occorre quindi riconsiderare l’associazionismo - “Vogliamo
fare un censimento attento e puntuale per capire cosa è stato fatto fino a
questo momento dalle realtà presenti sul nostro territorio e cosa ancora si può
fare, insieme anche alle scuole, per noi importantissime perché sono la prima
fucina di legalità per i nostri figli” – oltre che la cultura e lo sport:
riguardo questo aspetto è bene riflettere sulla palestra di Via Montinari,
inaugurata del 2014 ma inagibile: “Nonostante
il bilancio negativo si possono apportare quelle modifiche necessarie per
riaprirla”.
In una serata era impossibile esporre tutti i punti del programma.
In conclusione, il candidato sindaco del Polo civico invita ad una
scelta ponderata: “Questa sera non vi
chiedo il voto. Vi chiedo di informarvi su quello che vi dicono, date fiducia a
chi è credibile ai vostri occhi e poi votate. Non perché qualcuno è vostro
amico o parente”.
Sì, l’emozione ha rischiato di giocare brutti scherzi, ma la piazza
gremita ha scaldato il cuore di un uomo che ha superato brillantemente la prima
uscita ed è pronto a coinvolgere tutti i suoi concittadini nell’innovativo
progetto del Polo Civico.
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