In questi giorni ho avuto intensi contatti con amici e conoscenti, gli ho proposto la mia idea di nuova politica, invitandoli a riflettere su quest’ultima e non sul rapporto dal quale siamo legati. Ho sempre pensato che la politica fosse una cosa affascinante, ma che allo stesso tempo un percorso spinoso e pieno di ostacoli, all’interno del quale non mancano i detrattori, pronti a colpire alla prima mossa sbagliata. Ho sempre pensato, da dieci anni a questa parte, che questa Città può essere cambiata apportando innovazioni tecnologiche, volte a smuoverla dal perenne status-quo in cui è sommersa. È per questo motivo che la nuova generazione, che sia dei millennials o poco prima, deve prendersi la responsabilità di caricarsi sulle spalle la nostra comunità, dandole una ventata di aria fresca, mediante competenze e qualità che la sappiano riportare in alto.
In molti, mi hanno fatto la stessa domanda: “Qual è il vostro programma?”, “Promuovetevi e pubblicizzatevi”, mi chiedeva qualcun altro. Certo, i mezzi di comunicazione oggi ci permettono di raggiungere migliaia di persone con un singolo clic, portando loro la nostra idea di politica, il nostro programma. Questo, non può non partire dal risanamento economico della Città: allo stato attuale delle cose, Galatina non può permettersi grandi investimenti, perché controllata a vista dalla corte dei conti. Come nel fair-play finanziario nel calcio, ci sono delle regole che non possono essere oltrepassate. Occorre pertanto agire con prudenza, inserendo però all’interno del contesto sociale delle novità, buone a far rialzare Galatina.
La mia idea di Città tecnologica parte dall’iniziale installazione di quattro macro-isole Wi-fi. È vero, sono poche per un’intera area di ventotto mila abitanti, ma è solo un punto di avvio. Con l’arrivo della rete in fibra ottica, Galatina può e deve permettersi questo salto in avanti. In questo modo, i cittadini potranno essere sempre connessi, avendo Internet a portata di mano. Quando questo progetto avrà avuto un ottimo slancio, potrà essere ampliato su tutto il territorio, facendo di Galatina una Città che viaggia al pari degli altri importanti centri del Salento.
Nei punti di Andare Oltre, i termini tecnologia ed innovazione devono essere associati all’istruzione. “La scuola che ci piace”, questo il nome del progetto che abbiamo intenzione di concretizzare, deve essere più snella dal punto di vista amministrativo, dando vantaggi essenziali ai genitori, in modo da poter lasciare i propri bambini in mani sicure, anche durante l’orario dedicato ai pasti. In particolar modo, all’interno degli Istituti materni, verranno messi a disposizione dei servizi mensa qualitativi, al fine di evitare spiacevoli casi di spreco alimentare. La rivoluzione digitale permetterà di poter prenotare ed acquistare, attraverso una applicazione creata appositamente, i pasti giornalieri esattamente come già avviene a Lecce, a Nardò e in altre centinaia di realtà.
Quante volte siamo stati costretti a sostenere file interminabili agli sportelli amministrativi, anche solo per chiedere una minima informazione? Non sarà più necessario: la nuova amministrazione dovrà mettere in pratica il progetto “Salento Gov”: è un piano che comprende molte Città del Salento, tra le quali Galatina. Lecce, il comune capofila, lo ha applicato sin da subito, appiattendo le distanze tra la Pubblica Amministrazione ed il Cittadino il quale, dal proprio smartphone, in pochi secondi potrà accedere ad atti, documenti e dati anagrafici.
Naturalmente, questi sono solo alcuni di tanti punti inseriti in un programma trasversale, che vuole occuparsi di tecnologia come di promozione ambientale, non lasciando da parte quelli che sono i piani riguardanti la terza età. Grazie ad Andare Oltre, abbiamo l’opportunità di cambiare questa Città, togliendola fuori dai debiti in cui s’è immersa e rendendola moderna. Una città che deve rendere orgogliosi i galatinesi.
Vogliamo che le nostre idee arrivino a tutti, anche a chi non crede più nel futuro di Galatina.
La regola del “Amico mio votami” può essere valida solo se veniamo considerati sulle idee che intendiamo realizzare. In politica, l’amicizia conta poco. Vogliamo essere giudicati sui progetti e non sugli affetti. Vogliamo avere la fiducia del popolo, promettendo di impegnarci per realizzare questo e tanto altro, partendo dal basso, dalle piccole cose per far risplendere questa Città.
Alessio Prastano
Alessio Prastano
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